Regista cinematografico sovietico. Figlio di un ingegnere di origine tedesca e
di religione ebraica, compì gli studi universitari di ingegneria e
contemporaneamente seguì i corsi di architettura presso la scuola
superiore di Belle Arti, interessandosi al Rinascimento italiano e soprattutto a
Leonardo da Vinci. Terminati gli studi si trasferì a Mosca per iscriversi
a un corso di lingua giapponese (attraverso l'analisi di quella scrittura
assimilò il linguaggio del teatro sintetico
Kabuki). Compì
le sue prime esperienze teatrali, prima come aiuto-scenografo e poi come
aiuto-regista e costumista, nel Proletkult di Mosca. Dopo varie esperienze
minori venne scritturato nel 1922 da Meyerhold per la scenografia di
Casa
Cuorinfranto di G.B. Shaw. In questo stesso periodo
E.
cominciò ad assimilare i primi elementi sul biomeccanicismo e sul
costruttivismo, teorie secondo le quali la rappresentazione teatrale doveva
risolversi in modo che il regista potesse stabilire un più diretto
contatto con il pubblico, e quest'ultimo fosse investito dalla rappresentazione
oltre che sentimentalmente, anche materialmente. Bandì quindi un nuovo
programma rivoluzionario denominato "teatro acrobatico", in collaborazione con
Gregori Aleksandrov e Maksim Shtrankh. Nella chiave del teatro acrobatico
risolse la sua seconda regia: il dramma
Ascolta Mosca di Sergei
Tretiakov, ove convinto sempre più che l'"attrazione" è l'elemento
fondamentale di ogni rappresentazione teatrale, giunse ad eliminare la finzione
nell'ambiente reale del gasometro di Mosca. Questo tentativo, pur rivelando la
genialità di
E. nella ricerca espressiva, si scontrò in
modo troppo violento con le tradizioni della rappresentazione teatrale.
E. scoprì così il cinematografo. Questa nuova esperienza
ebbe inizio con
Sciopero (1924), film manifesto delle teorie sul
"montaggio delle attrazioni". Seguirà forse la sua più importante
opera:
La corazzata Potëmkin (1925). L'idea nacque dal tentativo di
scrivere la sceneggiatura per un film sulla rivoluzione del 1905, realizzato in
collaborazione con Nina Ferdinandova Agadzhnova Schutko. Tale tentativo,
risoltosi in una pura narrazione cronologica dei fatti, indusse
E. a
ricercare un episodio attraverso il quale si cogliesse pienamente lo spirito
rivoluzionario che aveva alimentato i movimenti politici del 1905. Completamente
assenti attori professionisti e protagonisti, di grande rilievo è in
quest'opera l'impareggiabile equilibrio formale. Il terzo film di
E.,
Ottobre (1927), intriso di simbolismo e appesantito da virtuosismi, ebbe un
grande valore propagandistico. Dopo un periodo di viaggi in Europa, nel 1930 si
recò ad Hollywood, per dirigere
Suter's Gould, tratto dalla
novella
D'or di Blaise Cendrars. Riuscì quindi a realizzare un
vecchio progetto: un film epico sulla storia del Messico. Recatosi in questo
paese su invito della Mexican Picture Trust, scrisse la sceneggiatura di
Que
Viva Mexico! Dopo aver girato 64.000 metri di pellicola per circa un anno,
la casa produttrice cessò i finanziamenti. La pellicola verrà
rivenduta da un produttore all'altro ed il montaggio che aveva concepito
E. si disperderà in molti documentari. Rientrato a Mosca nel 1933,
in un'atmosfera di più rigide direttive di produzione,
E. si
dedicò all'insegnamento. Dopo una pubblica autocritica a cui fu invitato
nel 1937 dalle autorità politiche, per quegli errori che riducevano il
suo lavoro ad "una esercitazione formalistica dannosa", riprese il lavoro con
Aleksandr Nevskij, in cui appaiono evidenti i suoi progressi stilistici.
Seguirà
Ivan il Terribile, film storico concepito in due parti e
girato fra il 1943 e il 1944. Solo della prima parte di esso verrà
autorizzata la distribuzione: la seconda sarà infatti giudicata dal
Comitato Centrale del PCUS storicamente falsa e inadatta alla situazione
politica. Dopo una seconda pubblica autocritica,
E.si stava accingendo a
girare la terza parte, quando venne colto da un mortale attacco cardiaco nella
notte tra il 10 e l'11 febbraio 1948. Altri lavori di notevole valore sono:
Il vecchio e il nuovo (1928-1929) e
Prato di Bezhin (1935); la
pellicola di quest'ultimo, quasi completamente distrutta durante la guerra,
è servita poi ad altrettanto interessante montaggio fotografico. Regista
assai impegnato politicamente,
E. svolse un ruolo fondamentale
nell'ambito dell'avanguardia artistica sovietica. Le sue teorie sul carattere
subordinato della sceneggiatura influenzarono per un lungo periodo i registi
contemporanei e sono tuttora seguite nell'ambito di un certo tipo di "cinema
d'autore". Dotato di un innato gusto per la ricerca sperimentale e di una
eccezionale carica sentimentale,
E. è considerato una delle figure
più notevoli della cinematografia internazionale (Riga 1898 - Mosca
1948).